YOGA

Lo yoga è un potentissimo strumento a nostra disposizione per studiarsi, capirsi e comprendersi. Lo Yoga è l’arte d’unire, mettere insieme il corpo, i sensi, la mente, l’intelligenza intuitiva e la coscienza con il fine di unire il piccolo se-stessi con il Grande Sè Universale. 

Questo yoga ”darshana” (punto di vista) è un metodo antichissimo e millenario che libera dalla sofferenza e permette di comprendere se stessi attraverso una profonda e sentita presa di consapevolezza sottile e costante. Patanjali (II secolo a.C.) è stato il creatore dello ”yoga sutra”, testo fondamentale dello yoga darshana in cui si espone il metodo in 196 ”sutra” (aforisma) per arrivare a una perfetta quiete o sospensione dei pensieri e dei sentimenti (nirodha). In questo metodo ci sono otto gradini o passi (ashtanga) da seguire per arrivare allo yoga-ananda (beatitudine dello yoga).
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Sinteticamente sono questi:
1-2 Yama-Niyama (Astinenze e osservanze) per creare una buona predisposizione mentale nell’aspirante spirituale (sadhaka). 
3- Asana (postura) per vitalizzare e ottenere beneficio psicofisico. 
4- Pranayama (estensione della energia vitale o allungamento del respiro). 
5- Pratyahara (ritrazione dei sensi). 
6- Dharana (concentrazione). 
7- Dhyana (meditazione). 
8- Samadhi (unione del meditante con l’oggetto meditato).

Possiamo dire che lo scopo dello yoga è il Samadhi, termine che indica un Divino assorbimento, una Identità essenziale, quindi di Coscienza. 
Nello stato più elevato (nirbikalpa samadhi) non c’è conflitto duale e si vive uno stato di Pura Coscienza assoluta, dove non esiste illusione di esistenza separata (avidya) causa di ogni sofferenza. 
L’intero mondo di apparenza (maya) svanisce, si è liberi dai legami di esistenza condizionata ponendo fine al ciclo della nascita e della morte (samsara).
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ASHTANGA

L’ashtanga yoga risale all’antico testo sanscrito scritto da Vamana Rishi (yoga korunta) dove si leggeva : “ O yogi, non praticare gli asana senza il vinyasa” . Si è reso popolare nel secolo xx grazie a Guruji Sri K. Pattabhi Jois (1915-2009). Attualmente nella successione dei maestri (parampara) dirigono la scuola a Mysore (India) suo nipote Sharath e sua figlia Sarasvati. http://kpjayi.org (scuola di Mysore)

Questo sistema si caratterizza per la esecuzione dinamica di posizioni (asana) con chiusure energetiche (bandha), e la coordinazione dei movimenti con il respiro (vinyasa) e lo sguardo (dristhi ). L’obiettivo è la trasformazione dei processi mentali, purificando il corpo, pacificando la mente e sviluppando forza, flessibilità e vitalità.
Nell’ashtanga vengono utilizzate diverse sequenze dinamiche di posture che donano flessibilità al corpo, rigenerano gli organi interni, attivano il sistema endocrino, danno pace alla mente e stabilità emozionale. Le combinazioni di movimento e respiro collegano corpo e mente, portandoci al presente e risvegliando tutto il nostro potenziale. Attivando la respirazione ujjayi insieme con i bandha (legame-chiusure) si riscalda il corpo e si attiva il sistema energetico riempiendolo di prana (energia vitale), vengono purificati i canali energetici dalle tossine, sia fisiche che emozionali, e si risveglia il grande potere energetico e psichico (kundalini-shakti).

L’unione di asana e respirazione (vinyasa), concentrazione dello sguardo (drishti) e chiusura energetica (bandha) creano uno stato chiamato (tristhana), letteralmente: i tre luoghi per l’azione, i cui effetti sono la purificazione del corpo, del sistema nervoso e della mente. Tristhana diventa uno stato meditativo durante la pratica. Le lezioni sono strutturate per imparare la corretta respirazione sincronizzata all’ordine delle posture, in modo da rendere facile allo studente di procedere secondo il proprio ritmo e progredire gradualmente nelle diverse sequenze o serie di posture. La pratica del ashtanga vinyasa yoga non è per tutti, ma può essere per te.

AVATAR

Avatar è un termine sanscrito che vuol dire discesa- incarnazione divina. Quando il mondo è in difficoltà e regna la dispersione e il caos, arriva un essere trascendente, un messaggero divino con lo scopo di ristabilire e recuperare l’ ordine e la legge divina (dharma). Ci sono stati tanti avatara e tanti possono ancora incarnarsi.

Lo Yoga Avatar è nato nella nostra scuola con l’idea di creare un ordine e riprendere i valori autentici dello yoga come la comunità, il rispetto per la tradizione, la devozione e l’esperienza diretta della pratica.
In Avatar mettiamo il nostro impegno per imparare a gestire la nostra pratica di postura, respirazione, rilassamento (asana, pranayama, yoganidra) con il fine di auto osservarci. 

Nell’intima auto osservazione capiamo meglio noi stessi, gli altri e il mondo e possiamo raggiungere una radicale trasformazione.
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Avatar è un sistema centrato nel respiro, nel movimento, nell’allineamento e nella conoscenza del corpo, nella forza e nella flessibilità. Come nell’ashtanga yoga lo scopo dell’ Avatar è di stimolare lo studente ad imparare le posture, o sequenze di posture, la respirazione consapevole, e le varie tecniche che lo mettono in grado di autogestire la sua pratica. Allo stesso modo degli altri stili è orientato a: liberare la mente dallo stress, rilassare, tonificare e correggere squilibri del corpo attraverso una corretta esecuzione di posture.